La rivoluzione del 1989
Le principali parti che volevano eliminare Ceaucescu erano gli irredentisti sciovinisti ungheresi e i traditori rumeni, i quali erano stati allontanati dal potere da Ceaucescu, e coloro che controllavano il sistema finanziario internazionale e le potenze occidentali.
Il sistema economico costruito attorno alle banche centrali è basato su una crescita permanente dei debiti dei governi e delle popolazioni e quindi ha bisogno di PIL e di un consumo di risorse naturali sempre in crescita. Negli anni ’80 i Paesi occidentali erano rimasti senza alternative per i mercati di esportazione. L’America Latina era in crisi finanziaria, l’Africa era tenuta in povertà artificiale e il resto dei mercati era sovra saturo di prodotti occidentali. Quindi, era necessario che venissero aperti nuovi mercati, che nuovi governi si fossero indebitati e che nuovi luoghi ricchi di risorse naturali fossero messi a disposizione degli investitori occidentali.
Colui che era stato incaricato di distruggere l’URSS e di aprire l’Europa orientale è Mihail Gorbaciov. La Romania era totalmente indipendente sia verso l’Occidente e sia verso l’URSS e quindi doveva essere approcciata diversamente rispetto ad altri Stati dell’Europa orientale che avevano governi che si conformavano. E’ stata creata una diversione da parte dell’élite rumena, che ha fatto in modo che i rumeni si massacrassero tra di loro, mentre essi aspettavano dietro alla tenda, pronti a prendere il potere. Ceaucescu è stato giustiziato nel giorno di Natale, è stato installato un Primo Ministro e la Romania è caduta vittima di un capitalismo selvaggio. La “rivoluzione” è stata un tipico colpo di Stato. Per fare in modo che apparisse che fosse stato il popolo ad allontanare Ceaucescu dal potere e non fosse stato pianificato niente in precedenza, gli organizzatori avevano bisogno di spargimento di sangue. Le tappe sono tipiche: la provocazione di un malcontento interno, l’infiltrazione di agenti segreti che causino violenze e che forzino rappresaglie da parte del governo, l’utilizzo della stampa per la manipolazione della popolazione, la diffusione della “rivoluzione” nel resto del Paese, aiutare la popolazione ad allontanare i leaders, la preparazione di propri uomini che prendano il potere quando questo accadrà e infine governare il Paese e l’utilizzo della popolazione e delle risorse a proprio piacimento.
Il rovesciamento di Ceaucescu era stato pianificato molti anni prima ed una decisione è stata presa nel 1989 quando era chiaro che Gorbaciov avrebbe distrutto l’URSS e in tutti i Paesi dell’Europa orientale il comunismo sarebbe caduto. Il gruppo era formato da traditori della generazione del 1944 o loro discendenti. Ceaucescu li aveva allontanati dal potere e dopo la “rivoluzione” tutti questi ufficiali militari emarginati ed ex politici comunisti saranno riattivati e piazzati in posizioni importanti al posto degli uomini di Ceaucescu. A Iasi il 14 Dicembre è fallito un tentativo iniziale di iniziare una rivolta da parte dei traditori autoctoni e degli agenti segreti stranieri, ma a Timisoara il 16 Dicembre un altro tentativo è stato fatto e questa volta è riuscito a radunare una moltitudine più grande di persone. Individui non identificati tra questa moltitudine hanno iniziato a forzare la mano delle autorità comuniste attaccando le sedi del partito e di conseguenza questa cosa porterà ad una risposta violenta da parte di Ceaucescu e da quel momento la sua sorte sarà segnata.
Ceaucescu era a conoscenza del fatto che degli agenti segreti si erano infiltrati tra i civili di Timisoara e sapeva che si stava cercando di fare un colpo di Stato e dopo qualche giorno ha ordinato delle rappresaglie violente contro gli agitatori. Il 20 Dicembre Ceaucescu spiegava alla TV che la Romania era attaccata e spiegava perché erano state necessarie quelle rappresaglie, ma la popolazione non aveva compreso la situazione. La notizia delle rappresaglie di Timisoara si è diffusa in tutto il Paese e il 22 Dicembre durante una manifestazione pianificata la violenza è scoppiata e uomini sconosciuti hanno forzato l’ingresso dell’edificio e hanno fatto fuggire Ceaucescu con un elicottero e alcune ore più tardi è stato arrestato. L’edificio del Comitato Centrale è stato occupato subito dal gruppo che stava pianificando il colpo di Stato ed esso ha assunto il potere. Ha accaparrato anche il canale pubblico TV e, attraverso il cospiratore Teodor Brates, hanno creato il panico tra la popolazione ed hanno chiamato la gente ad uscire nelle strade ed a combattere contro dei terroristi invisibili. Egli stesso ha presentato il co-cospiratore Ion Iliescu come un salvatore dei rumeni, il figlio di un “rivoluzionario patriota”.
Ion Iliescu, Petre Roman e Silviu Brucan hanno ordinato l’assassinio di Ceaucescu. E’ stato inscenato un processo e Ceaucescu e sua moglie sono stati giustiziati il giorno di Natale. Lo scopo dei cospiratori non era il rovesciamento del comunismo, ma la sostituzione di Ceaucescu, il quale era troppo patriota ed aveva allontanato tutti i traditori dal potere, aveva trasformato la Romania nell’economia più dinamica dell’Europa orientale, si era liberato di tutti i debiti ed aveva reso il Paese totalmente indipendente.
La manipolazione del popolo è stata facile e i rumeni hanno creduto veramente che lottavano contro la tirannia ed hanno combattuto disarmati contro i carri armati. Ceaucescu è caduto nella trappola tesa dai cospiratori ed ha risposto con la violenza, credendo che fosse l’unica soluzione contro l’attacco internazionale organizzato verso la Romania e questo gli ha segnato la sorte ed ha fatto in modo che i cospiratori prendessero il controllo del Paese più facilmente.
Tutta la leadership è stata sostituita da uomini vicini a Petre Roman e a Ion Iliescu.
Sotto la guida del primo ministro “capitalista” Petre Roman è iniziata la distruzione sistematica dell’economia rumena. Il principale metodo attraverso il quale veniva fatta era la “privatizzazione” delle aziende di Stato. Le più produttive di queste aziende sono state accaparrate dagli ex comunisti, i quali sono diventati milionari, mentre il resto sono state semplicemente abbandonate e così centinaia di fabbriche sono andate in rovina e sono state distrutte. L’intera flotta commerciale è stata distrutta. Anche l’agricoltura è stata abbandonata e, da uno dei più grandi esportatori dell’Europa, la Romania è diventata un Paese che non può alimentare nemmeno la propria popolazione. Coloro che hanno accaparrato il potere si sono attorniati di corrotti e traditori che non avevano nessun interesse, a parte di arricchirsi rapidamente. Questi gruppi di interesse erano divisi in diversi partiti politici e tutti lavoravano insieme per applicare i piani ed arricchirsi velocemente. In realtà i candidati alle elezioni provengono dallo stesso gruppo ed ai votanti viene creata solo l’illusione di un’elezione libera.
I primi anni dopo il colpo di Stato hanno visto la diffusione generalizzata della corruzione, dall’alto verso il basso. I leaders erano tutti corrotti e si attorniavano soltanto di altri corrotti che potevano essere manipolati e così via fino al livello più basso dell’amministrazione pubblica. Le persone semplici vedevano che i leaders erano corrotti, ma nessuno veniva imprigionato, e così diventavano corrotte anch’esse per arricchirsi. I loro colleghi onesti vedevano che i corrotti si arricchivano e così anch’essi cadevano in preda alla tentazione e diventavano corrotti. In questo modo, nei due decenni seguenti la Romania è diventata uno dei Paesi più corrotti dell’Europa.
L’altro gruppo che ha avuto un ruolo importante nella distruzione della Romania è stato il cartello finanziario internazionale attraverso l’FMI e la Banca Mondiale. Sotto Ceaucescu la Romania non aveva debiti e per manipolarla era necessaria la creazione di un debito pubblico. Sotto la guida della Banca Nazionale della Romania la Romania ha iniziato ad accumulare debiti massicci e oggi ha uno dei più grandi debiti pubblici dell’Europa. Questi debiti sono stati utilizzati dall’FMI insieme a traditori rumeni per rubare ogni tipo di beni dello Stato e per costringere la caduta delle risorse nazionali nelle mani degli “investitori stranieri”. Ciò è stato possibile perché, come in tutti i Paesi che sono caduti in preda alla mafia finanziaria internazionale, la Romania non può stampare la propria moneta. La Banca Centrale è uno Stato in uno Stato, controllata dalla Banca Mondiale. Per mettere le mani sulle aziende statali, la mafia finanziaria ha creato ogni tipo di crisi economiche e in questo modo ha costretto la Romania a chiedere prestiti all’FMI.
Un altro gruppo che ha avuto un ruolo importante nella distruzione dell’economia rumena è quello degli Stati dell’Europa occidentale e dell’America. Nel 1990 la Romania era il Paese più ricco del mondo in termini di risorse naturali rispetto alla superficie territoriale e teoricamente avrebbe potuto vivere in un isolamento totale nei confronti del resto del mondo utilizzando esclusivamente le proprie risorse. L’intenzione di questi Paesi era di trasformare la Romania in un importatore netto di prodotti occidentali e in un fornitore di risorse naturali. Per fare ciò, i Paesi occidentali hanno attirato la Romania con la promessa dell’ingresso nell’Unione Europea. Ma, affinchè fosse accettata nell’UE, prima di tutto essa avrebbe dovuto emanare molte leggi e fare molte riforme, che a poco a poco hanno distrutto la capacità produttiva dell’industria e dell’agricoltura della Romania, e avrebbe dovuto aprirsi ad un “libero commercio”. Soltanto nel 2007, dopo quasi due decenni di distruzione economica dettata dai Paesi dell’Europa occidentale, la Romania è stata accettata nell’UE.
Anche i trattati che è stata costretta a firmare quando è entrata nell’UE erano stati progettati per tenere il Paese in schiavitù economica. E’ costretta a pagare sovvenzioni basse agli agricoltori. Così oggi, sebbene abbia il terreno più fertile dell’Europa e potrebbe alimentare il popolo esclusivamente con i suoi prodotti naturali, è costretta ad importare molti prodotti.
Fonte: Thraxus Ares.
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