Seconda Guerra Mondiale
In poco tempo Stalin ha preso il potere ed ha iniziato a preparare la Russia per attaccare l’Occidente. Il bersaglio principale era la Germania. Dopo che la Germania sarebbe stata bolscevizzata, il resto dell’Europa sarebbe stato una preda facile. Nel 1941 riuscì a creare l’esercito più potente e moderno del mondo. La Russia era il solo Paese del pianeta che aveva carri armati anfibi, che sono usati solo per attaccare, non anche nella guerra difensiva. Gli aeroporti russi erano situati ad un chilometro dalla frontiera con la Germania, come era quello di Brest, che si trovava ad 800 metri dal confine. Se non viene pianificato di attraversare la frontiera e di attaccare il vicino, questo è un suicidio militare. Lungo tutto il confine erano ammassati enormi eserciti. Tre eserciti russi erano di stanza nella piccola Moldavia occupata. La modernizzazione dell’esercito tedesco è avvenuta soltanto dopo che esso è stato attaccato. Il motivo per il quale la Germania è avanzata così rapidamente nel territorio russo è perché Stalin non aveva preso nessuna misura difensiva. Tutto era pronto per attaccare l’Europa e i tedeschi non hanno incontrato nessun ostacolo nella loro avanzata.
Stalin ha usato la disputa tedesco-polacca e ha ingannato Hitler per firmare il patto di non aggressione Ribbentrop-Molotov nel 1939. Questo patto diceva che sia Hitler e sia Stalin avrebbero dovuto attaccare la Polonia il 1° Settembre e avrebbero dovuto dividersela. Ma il 1° Settembre Stalin non ha attaccato. Egli ha lasciato che Hitler invadesse la Polonia e, dopo che l’esercito polacco è stato sconfitto, ha invaso la parte orientale, ma soltanto il 17 Settembre. In questo modo non ha subito perdite ed è riuscito a far apparire Hitler come l’unico aggressore e colui che aveva iniziato la IIª Guerra Mondiale. Successivamente anche Hitler avrebbe ingannato Stalin. Sapendo che Stalin aspettava soltanto che Hitler sconfiggesse l’Europa occidentale per attaccare la Germania, Hitler ha attaccato per primo.
All’inizio della IIª Guerra Mondiale la Romania era guidata dal re Carol II. Poco dopo la fine della guerra sarebbe stato costretto ad abdicare da parte del maresciallo Antonescu ed avrebbe abbandonato il Paese.
Nel 1940 la Romania è stata attaccata sia da Stalin e sia da Hitler e il suo territorio è stato diviso in quattro parti, mentre all’interno, dopo l’assassinio del 1938 del leader del movimento della Guardia di Ferro, essa era accaparrata dai nazionalisti estremisti, i quali abbandonarono i principi Cristiani che furono alla base della fondazione del movimento e crearono instabilità nel paese. In questo contesto, il patriottismo e la volontà forte di Antonescu lo rendevano favorito a prendere in consegna la guida del Paese. Egli era sostenuto da Hitler perché l’esercito rumeno lo rispettava e Hitler aveva bisogno di un’alleanza con la Romania. Quando è giunto al potere, Antonescu è stato costretto a collaborare con la Guardia di Ferro, che a quel tempo era la più potente forza politica del Paese. Dopo che essa ha iniziato una rivolta, egli l’ha rimossa dal potere e nel Gennaio 1941 si è assunto lui il potere.
Stalin non si era accontentato di ottenere la Bucovina settentrionale e la Bessarabia ed ha occupato anche l’Herta e ha cercato di intimidire Antonescu affinchè gli cedesse anche il territorio attorno alla foce del Danubio.
Gli alleati bulgari di Hitler miravano da molto tempo a detenere il territorio rumeno della Dobrugia ed in questo modo a controllare la foce del Danubio.
Hitler ha diviso la Transilvania e ha dato la metà agli ungheresi.
All’inizio della IIª Guerra Mondiale la Romania era neutrale. Quando la Polonia era stata attaccata, la Romania aveva aperto le frontiere affinchè la tesoreria e il governo polacco fossero evacuati in Egitto, che a quel tempo era sotto la dominazione inglese. La Romania avrebbe mantenuto questa politica durante la guerra e sarebbe stata il solo Paese sotto la dominazione di Hitler che avrebbe permesso agli ebrei europei di entrare ed uscire. Centinaia di migliaia di ebrei sono fuggiti dall’Europa di Hitler e sono partiti per l’Occidente o per la Palestina.
Le sole fonti di petrolio che Hitler aveva a disposizione erano quelle russe e quelle rumene. Egli esprimeva il timore che i sovietici avrebbero cercato di occupare i giacimenti di petrolio rumeni prima di lui. Dopo la guerra il maresciallo tedesco Erich von Manstein ha scritto che il motivo per il quale gli eserciti rumeni e tedeschi avevano attaccato la Crimea erano le enormi basi aeree russe che si trovavano lì, che minacciavano i giacimenti petroliferi rumeni.
Colui in quale ha permesso all’esercito tedesco di occupare la Romania è stato il maresciallo Antonescu, il quale ricevette da Hitler la promessa che la Romania sarebbe stata riunificata dopo la guerra. Senza questo passo, Hitler avrebbe invaso la Romania con la forza, cosa che avrebbe avuto conseguenze molto più gravi. Fin dall’inizio, Antonescu aveva detto chiaramente ad Hitler che lo scopo della Romania non erano la causa tedesca o quella sovietica, ma una riunificazione dei territori rumeni che erano stati occupati da Hitler e da Stalin. La decisione di Antonescu di accettare l’aggressione della Germania e di allearsi con Hitler è stata presa dal fatto che una minaccia più grande veniva da parte della Russia.
Stalin intendeva attaccare l’Europa anche se gli europei non avrebbero attaccato per primi. Per questo motivo, una guerra tra la Romania e l’URSS era inevitabile. Dopo avere occupato la Bessarabia e la Bucovina, l’URSS ha inondato questa regione con diversi eserciti pronti per l’invasione. Sapeva che senza il petrolio della Romania l’esercito tedesco sarebbe collassato rapidamente e, per questo motivo, nel 1941, egli era pronto ad invadere la Romania. La resistenza armata contro Stalin e allo stesso tempo contro Hitler era impossibile e probabilmente la Romania sarebbe stata cancellata dalla carta geografica.
Nel Giugno 1941 le forze rumene hanno attaccato l’enorme esercito bolscevico, che aveva occupato la Bessarabia e la Bucovina e sono riuscite a sconfiggere i bolscevichi. Su richiesta di Hitler, l’esercito rumeno è avanzato in Ucraina, dove i tedeschi ed i rumeni sono stati accolti come liberatori. L’esercito rumeno ha sconfitto i bolscevichi, ha conquistato il porto strategico di Odessa ed ha assicurato il controllo della Transnistria e anche la sicurezza dei giacimenti di petrolio rumeni.
Simultaneamente un altro esercito rumeno avanzava in Russia insieme ai tedeschi ed agli italiani. L’operazione Barbarossa è stata un successo inaspettato all’inizio e le forze dell’esercito più valide, la forza gigantesca stazionata al confine orientale dell’Europa, sono state annientate. Presto i tedeschi sarebbero arrivati a Mosca. Però Hitler aveva deciso di fermare l’avanzata e non aveva cercato di conquistare la capitale e in questo modo di finire la guerra. Dopo che nel 1941 Stalin aveva costruito il più grande e il più moderno esercito del mondo, era sicuro di conquistare e di bolscevizzare totalmente l’Europa, ma un anno più tardi i tedeschi erano a soltanto qualche chilometro. Egli ha iniziato una mobilizzazione disperata di tutte le risorse disponibili e ha reclutato contadini russi. Questo secondo esercito di Stalin era mal attrezzato e mal guidato.
Nei giorni precedenti all’inizio dell’offensiva russa, i comandanti rumeni dell’esercito, dove i russi avrebbero attaccato successivamente, avevano avvertito ripetutamente Maximilian von Weichs del fatto che si stava preparando un’offensiva enorme, ma egli non ha reagito. Per questo motivo le orde russe non hanno avuto nessun problema a sconfiggere l’esercito rumeno, che era debole a causa dell’attrezzatura obsoleta e all’inferiorità numerica. Quando la dimensione enorme dell’offensiva russa era diventata chiara e i rumeni avevano avvertito che la ritirata sarebbe stata l’unica opzione, in cambio Maximilian von Weichs ha ordinato un combattimento fino all’ultimo uomo. I generali rumeni hanno fatto enormi sforzi disperati ad aiutare i soldati accerchiati, alcuni proponendo un rifiuto degli ordini di Maximilian von Weichs, ma presto anche Antonescu avrebbe ordinato ad essi di rispettare gli ordini dei tedeschi. La sorte di questi soldati era segnata. Quando si è accorto della situazione, Antonescu ha convinto Hitler a permettere all’esercito rumeno di ritirarsi, ma era già troppo tardi. La sconfitta di Stalingrado è stata decisiva non a causa delle perdite umane e materiali, ma perchè ha demoralizzato permanentemente i soldati tedeschi e rumeni, i quali si erano convinti che allora la guerra era persa.
Nel Novembre 1943 Antonescu ha iniziato negoziati segreti con gli americani e gli inglesi. Ai negoziati de Il Cairo essi hanno chiesto alla Romania di arrendersi incondizionatamente, ma Antonescu e i principali leaders politici hanno rifiutato una capitolazione incondizionata. La parte rumena ha comunicato chiaramente agli alleati che una capitolazione avrebbe avuto conseguenze serie per la Romania, dato che la Germania la occupava e il controllo delle risorse rumene era essenziale per Hitler. Gli americani, come il segretario di Stato Cordell Hull, erano tutti in favore della firma dell’armistizio desiderato da Antonescu, ad eccezione del presidente Roosvelt, il quale aveva altri piani per la Romania ed insisteva per una capitolazione incondizionata e non desiderava che la Romania diventasse un partner con uguali diritti.
Nel 1944 a Stoccolma si sono svolti i negoziati e garantivano l’indipendenza, l’integrità territoriale e la neutralità della Romania, a condizione che la Romania avesse abbandonato permanentemente i territori occupati dai russi nel 1940. All’esercito tedesco è stato dato un termine di 15 giorni per evacuare la Romania. A quel tempo i russi erano disperati perché gli americani stavano avanzando nell’Occidente e se la Romania non fosse uscita dalla guerra, i russi non sarebbero potuti arrivare in Germania prima degli alleati. La maggioranza dell’esercito rumeno è rimasta in Romania durante la guerra e Antonescu aveva risorse sufficienti per ritardare l’avanzata dei russi abbastanza a lungo affinchè gli americani arrivassero in Germania, Ungheria e poi in Romania. Quindi, in quel momento gli Alleati avevano due opzioni. Firmare l’armistizio con la Romania, permettendo così ai russi un’avanzata rapida verso la Germania, o rifiutare l’armistizio, dando così l’occasione agli americani di occupare l’intera Europa. Come previsto, gli americani non sono stati d’accordo con l’armistizio, ma i russi avevano un bisogno disperato di esso per occupare quanto di più fosse possibile dell’Europa prima che la guerra fosse finita.
Così il 23 Agosto un armistizio tra la Romania e l’URSS era pronto per essere firmato e l’unico che doveva essere ancora informato era il re Michele. Ma in quel giorno fatidico egli avrebbe tradito la Romania. Il 23 Agosto 1944 è stato il giorno nel quale la nazione rumena è stata condannata alla morte spirituale ed intellettuale ed alla schiavitù sotto i bolscevichi fino ad oggi. Il 23 Agosto è stato il giorno nel quale Antonescu ed i leaders politici importanti hanno deciso di firmare l’armistizio e avrebbero dovuto informare il re. Uno dei traditori che stava aiutando il re, confermava che in quel giorno Antonescu avrebbe dovuto incontrare il re per firmare l’armistizio. Quindi, essi hanno deciso di arrestarlo il 23 Agosto. Fino a quel momento i bolscevichi della Romania guidati da Ana Pauker erano riusciti a reclutare un piccolo gruppo di comunisti rumeni, i quali si erano uniti a loro ed avevano formato il partito comunista. Quando Antonescu è andato al palazzo del re per discutere l’armistizio così come era stato stabilito, egli è stato arrestato dal re traditore insieme a cinque complici. Poi, il re ha letto alla radio una proclamazione al Paese, nella quale potenzialmente ha mentito al popolo dicendo che era stato firmato un armistizio, che garantiva alla Romania l’indipendenza e la sovranità. Invece egli aveva semplicemente ordinato all’esercito di deporre le armi e di ricevere i bolscevichi.
Soltanto il 12 Settembre egli avrebbe firmato un armistizio. Tra il 23 Agosto e il 12 Settembre all’esercito rumeno è stato vietato di combattere, ma i russi consideravano la Romania ancora un nemico e l’hanno invasa. Dato che la Romania era stata lasciata senza difesa dopo il tradimento del re, i bolscevichi erano liberi di depredare la Romania. Come nel 1919, quando hanno rubato l’intera tesoreria rumena, hanno cercato nuovamente di rubarla, ma questa volta era stata nascosta in un monastero ed anche se sono stati torturati, coloro che erano a conoscenza della posizione in cui si trovava, hanno rifiutato di divulgarla. Nessuno dei punti negoziati da Antonescu non si trovavano nell’armistizio concluso dal re traditore e la Romania si è ritrovata sotto la dominazione bolscevica. L’”armistizio del re” era potenzialmente ciò che sia i bolscevichi occidentali e sia quelli dell’Est volevano: una capitolazione incondizionata. Oltretutto, al trattato di pace di Parigi del 1947 la Romania è stata considerata un Paese aggressore a causa del tradimento del re Mihai ed è stata costretta a firmare un trattato di pace che imponeva sanzioni economiche più pesanti rispetto a quelle che la Germania ricevette dopo la Iª Guerra Mondiale.
A causa del tradimento del re, l’esercito rumeno si trovava sotto il controllo bolscevico e sarebbe stato costretto a combattere contro i tedeschi fino alla fine.
Uscendo dalla guerra frontale orientale, la Romania è crollata e ciò ha accorciato la guerra ed ha aiutato i bolscevichi ad arrivare in Germania. Fino a quando l’Europa sarebbe stata occupata dagli americani, il maresciallo Antonescu avrebbe avuto abbastanza risorse per ritardare l’avanzata bolscevica. Il tradimento del re ha permesso ai bolscevichi non soltanto di distruggere la Romania e il popolo rumeno nei 50 anni seguenti, ma anche di distruggere molte altre nazioni dell’Europa orientale che sono state anch’esse occupate dai bolscevichi.
Il maresciallo Antonescu sarebbe stato giustiziato dopo un processo inscenato nel 1946.
Il 6 Marzo 1945 il re ha firmato gli atti di costituzione di un nuovo governo bolscevico e questa cosa ha significato una condanna a morte per la società rumena. Fino al 1947 il re e i bolscevichi si sono trattati reciprocamente con cortesia. Alla fine, dopo che i bolscevichi avevano trasformato la Romania e non esisteva nessuna minaccia seria anti-comunista, il re ha abdicato e ha lasciato il Paese.
Nel dopoguerra il Paese è stato invaso dai comunisti della Russia, i quali sono arrivati a controllare tutto in Romania, a cominciare dalla collettivizzazione dell’agricoltura. Ciò che 2000 anni di occupazione, genocidi e tentativi di assimilazione da innumerevoli Imperi e orde migratorie non sono riusciti a fare, sono riusciti i comunisti in soltanto alcuni decenni. La collettivizzazione, che aveva abolito la proprietà privata ed aveva eliminato qualsiasi stimolo per il lavoro onesto e talvolta aveva costretto i contadini a trattenere i prodotti per sfamare le famiglie.
Fonte: Thraxus Ares.
Commenti
Posta un commento