Il comunismo

       Dopo la IIª Guerra Mondiale in Romania i comunisti avevano il controllo assoluto.

      Nicolae Ceaucescu è arrivato al potere nel 1966. E' stato un vero patriota, il quale ha sempre messo in primo piano gli interessi del popolo rumeno. Da un altro lato, era anche un seguace convinto dell’ideologia comunista, credendo sinceramente che essa fosse la soluzione per i problemi del mondo e non sospettando mai che i creatori del comunismo avessero altre intenzioni, a parte questa utopica pace mondiale. Egli è diventato conosciuto dopo che si è opposto ai russi e non ha preso parte all’invasione della Cecoslovacchia come gli altri Stati comunisti dell’Europa orientale. Era un forte oppositore del sistema capitalistico globale, che impone povertà artificiale nei Paesi del Terzo Mondo per rubare ad essi le risorse per l’Occidente e per tenerli in schiavitù economica. Dopo una visita in Corea del Nord nel 1971, è rimasto scioccato dagli spettacoli inscenati dai comunisti coreani e più tardi deciderà di creare qualcosa di simile in Romania.
Sebbene l’URSS volesse che la Romania rimanesse povera ed arretrata e che fosse soltanto un fornitore di risorse naturali e prodotti agricoli per la Russia, Ceaucescu si è opposto ai sovietici ed ha iniziato un ampio programma di modernizzazione della Romania. La Romania è diventata una delle più dinamiche economie del mondo e lo è rimasta fino alla fine degli anni ’70. Ancora oggi si possono trovare prodotti come i trattori rumeni nei Paesi occidentali come la Germania, carri armati rumeni nei Paesi del Medio Oriente come l’Irak, l’infrastruttura rumena di estrazione e lavorazione del petrolio in Paesi africani come la Libia, automobili rumene nei Paesi Sud americani come il Brasile. E la cosa più importante, a differenza dei prodotti occidentali che erano realizzati utilizzando risorse rubate dai Paesi del Terzo Mondo, è che i prodotti rumeni erano realizzati soltanto con risorse rumene, senza asservire economicamente nessun altro Paese. Tutte le persone avevano un lavoro e che la Romania non aveva mendicanti, perché Ceaucescu li toglieva dalla strada e gli dava lavoro. Egli ha rafforzato la sicurezza del Paese, creando uno dei più potenti eserciti europei a quel tempo, come anche una rete estesa di agenti segreti sia nel Paese e sia all’estero.
Essendo un uomo semplice, inizialmente Ceaucescu non aveva compreso che il sistema finanziario internazionale è una truffa e per questo motivo tutto ciò che ha costruito è stato realizzato con i prestiti del FMI. Il fatto che i Paesi dell’Europa orientale prendessero in prestito denaro dal FMI, sebbene si presupponeva che essi fossero nella “guerra fredda” con l’Occidente, mostra che i bolscevichi orientali e quelli occidentali fanno parte dello stesso gruppo. Finchè la Romania aveva preso in prestito denaro da questi banchieri internazionali, Ceaucescu era presentato come un eroe ed era il benvenuto ovunque e veniva ricevuto da tutti i leaders importanti.

      Tutto ciò è cambiato all’inizio degli anni ’80 quando l’FMI ha iniziato a richiedere interessi su interessi e finalmente Ceaucescu ha compreso come funziona la truffa finanziaria internazionale e ha deciso di liberarsi di tutti i debiti, di rendere la Romania un Paese libero da debiti e di vietare nuovi prestiti dalla mafia finanziaria internazionale. Da quel momento la stampa occidentale ha iniziato a demonizzare la Romania e Ceaucescu. Egli ha iniziato a dirigere la grande parte della produzione verso le esportazioni per poter pagare i debiti e nel 1989 è riuscito a pagare anche l’ultimo dollaro e a rendere la Romania un Paese senza debiti.

      Dalla conquista della Dacia da parte dell’Impero Romano, la Romania non era mai stata talmente indipendente da interferenze esterne. Però la gente non ha compreso questo e di conseguenza la mancanza di cibo negli anni ’80 porterà ad una rivolta nel Dicembre 1989. Non soltanto Ceaucescu era riuscito a pagare tutti i debiti, ma aveva anche fatto prestiti di miliardi di Dollari ai Paesi in via di sviluppo. Egli ha finanziato in questi Paesi poveri la costruzione di fabbriche, l’infrastruttura di estrazione del petrolio e dei gas, strade, edifici e l’infrastruttura di irrigazione. Dopo la “rivoluzione” del 1989 questi investimenti andranno persi.


Fonte: Thraxus Ares.

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